15 DICEMBRE A VICENZA: NO ALLE BASI MILITARI, NO ALL’IMPERIALISMO!

Il progetto di allargamento della base americana di Vicenza va letto
nel quadro più complessivo dei rapporti tra le potenze imperialiste.
Nei progetti statunitensi, la base dovrà essere il centro logistico e
la sede principale delle forze d’intervento rapido da utilizzare
prioritariamente nelle missioni militari in Medio Oriente.

L’allargamento della base di Vicenza possiede un valore strategico
irrinunciabile non solo per la politica estera statunitense, ma anche
per quella italiana.
Infatti, in un contesto che vede intensificarsi
le aggressioni e le occupazioni imperialiste, l’Italia è coinvolta, e
gioca con un ruolo di primo piano: proprio per sviluppare
ulteriormente questo ruolo il governo italiano ha scelto di rinsaldare
l’alleanza con gli USA, concedendo a questi l’allargamento della base.
Lungi dal rappresentare l’effetto di una qualche forma di
"subordinazione" agli USA, tale scelta rientra perfettamente nella
strategia imperialista italiana, che corre lungo due linee direttrici:
da un lato, offrire un supporto militare alle aggressioni imperialiste
a guida statunitense, come in Iraq; dall’altro, ritagliarsi un ruolo
di punta nell’area mediorientale, assumendo, per esempio, la guida
della missione UNIFIL II in Libano. Queste linee direttrici non sono
in contrapposizione, ma rispondono ad una logica comune, seguita dai
governi di ogni colore politco: costruire spazi di iniziativa
politica, economica e militare, per rafforzare gli interessi
imperialisti dello stato italiano nell’area mediterranea e non solo.

In questo senso trova significato la presenza di truppe italiane nei
Balcani (¼ della forza di interposizione in Kossovo), in Libano, nella
Striscia di Gaza, in Iraq e in Afghanistan,
tanto per fare qualche
esempio.
È per questo che, chi continua, imperterrito, a parlare di
"subordinazione" dell’Italia "colonia" all’imperialismo USA fa, né più
né meno che il gioco dell’imperialismo italiano, che trova, in questa
posizione "antimperialista" di facciata, un valido sostegno nella
ricerca di spazi sempre maggiori di "autonomia" dalla potenza egemone
nordamericana.

Non a caso, a rivendicare con maggior forza l’
"indipendenza" italiana dallo "strapotere" USA, sono proprio quei
sinistri partiti dell’attuale maggioranza, che, un anno fa, ha dato il
consenso al raddoppio della base. Gli stessi partiti che, in un anno e
mezzo di governo, hanno regalato ai lavoratori l’abbassamento dei
salari, la cancellazione delle pensioni, l’aumento delle spese
militari e della presenza complessiva di militari italiani nel mondo.
Rifiutando dall’inizio la menzogna della "subordinazione" e della
"colonizzazione" dell’Italia, la lotta di Vicenza ha rappresentato un
passo in avanti.
È riuscita ad uscire dalla semplice, quanto
importante, difesa del territorio, e a legare la lotta contro
l’allargamento della base, a quella più ampia contro la politica
guerrafondaia dell’Italia, ora tatticamente alleata degli USA, ora
impegnata nello sviluppo, sul piano militare, del ruolo dell’UE nel
mondo
. Ricordiamo, infatti, che nei pressi dell’area individuata per
l’allargamento della base USA, ha già sede l’Eurogendfor, la
gendarmeria europea, il nuovo corpo di polizia militare dell’UE già
pienamente attivo e funzionante.

L’esperienza di movimenti come il No Dal Molin ci mostra la necessità
di legare tra di loro le lotte per la difesa dei territori – dal No
Tav alle lotte contro gli inceneritori in Campania – e di ricomporle
in un ottica più complessiva, e unitaria, contro gli attacchi
dell’imperialismo ai lavoratori, liberandosi da ogni legame con
partiti e istituzioni, e ripartendo dalla costruzione di percorsi
reali di autorganizzazione che possano, in prospettiva, porre le
condizioni per un avanzamento effettivo della classe.

No alle basi di ogni bandiera, no alle guerre imperialiste!

Contro gli attacchi ai lavoratori, rilanciamo l’autorganizzazione!

Nessuna fiducia nei partiti e nelle istituzioni!

NETWORK AUTORGANIZZATO PER UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA

Collettivo internazionalista di Napoli

C.S.O.A. "Terra Terra" (Napoli)

Interfacoltà (Coordinamento dei Collettivi Universitari Napoletani)

Vesuvio Zona Rossa (Comuni Vesuviani)

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BLOCCATO CORSO “STORIA E CRITICA DEL CINEMA” DEL PROF. CAPRARA

Oggi, 12 dicembre 2007,
è stato bloccato, nell’aula T1 di P.zzo Mediterraneo, il corso di
"Storia e critica del Cinema" del professor Caprara. Ormai da tempo i
docenti nelle università hanno ripreso (se hanno mai smesso) ad esigere
i libri originali in sede d’esame, pena la bocciatura.
Non solo molto spesso i testi da portare obbligatoriamente all’esame
sono scritti dagli stessi docenti che tengono il corso, addirittura si
arriva a richiedere l’acquisto di numerosi testi, facendo schizzare le
spese per poter affrontare un singolo esame a più di 100 euro!
Questo agire da parte dei docenti, lungi dall’essere un atto isolato,
si inserisce in un processo di selezione di classe all’interno
dell’università
che si è ulteriormente approfondito in seguito
all’applicazione delle direttive europee sulla formazione ( in Italia
con le riforme Zecchino-Moratti-Mussi).
Durante l’azione, sono stati distribuiti agli studenti e alle
studentesse CD contenenti i testi completi richiesti per lo specifico
esame, invitandoli a contribuire al PROGETTO LIBREREMO, non solo
portando i testi nell’aula autogestita "R5" a P.zzo Giusso e
condividendo i propri file in rete attraverso emule, ma anche
segnalando i professori che portano avanti questa pratica classista e
che fanno questa opera di terrorismo psicologico all’interno dei propri
corsi.
Quest’azione rappresenta solo un tassello di una più ampia battaglia
contro la proprietà intellettuale. Quest’ultima non fa altro che
alimentare i profitti delle grandi case editrici e nega l’accesso alla
cultura ed un reale diritto allo studio.

Di seguito il volantino distribuito durante l’iniziativa

L’AFFARE LIBRI ORIGINALI

Diversi docenti dell’università Orientale “raccomandano caldamente”
l’acquisto dei testi originali, in alcuni casi arrivando a pretenderne
una copia in seduta d’esame. Se gli studenti dovessero attenersi a
queste pretese (peraltro non previste da alcun regolamento didattico di
ateneo e/o facoltà), i costi di cui farsi carico per un anno di
università lieviterebbero in media di circa 600 euro (tale cifra si
ottiene supponendo di dover acquistare due testi per ogni esame, in
media ci sono 9 esami all’anno nelle quattro facoltà della nostra
università). Tutto ciò in un contesto che vede gli studenti già farsi
carico di notevoli spese per l’università (tasse in aumento, trasporti,
alloggi, ecc.).

Vogliono i libri originali? Ce ne “libreremo”!

La condivisione dei materiali, l’accesso diretto agli strumenti di
studio, lo scambio di informazione, sono pratiche che possono
permettere agli studenti di riappropriarsi di quel diritto allo studio
che anni di riforme universitarie, ma non solo, hanno eroso, in alcuni
casi fino all’estinzione. Questo processo di smantellamento del diritto
allo studio è frutto dell’ideologia neo-liberista portata avanti a
livello europeo, con il beneplacito dei governi italiani di
centro-destra e di centro-sinistra: il diritto allo studio, conquistato
con anni di lotte e da allora garantito, sta mutando in servizio,
accessibile a chi può permettersi di pagarlo, gli studenti sono ora
clienti. Gli enti pubblici che garantivano materialmente i diritti
attraverso la fornitura di servizi, tramite “liberalizzazioni” (nei
fatti aziendalizzazioni e/o privatizzazioni) sono stati trasformati in
aziende che attraverso criteri di economicità si occupano del “non
diritto allo studio”, sopprimendo servizi e fornendo disservizi (vedi
la “nostra” A.Di.S.U. che ha fatto in modo che il servizio mensa fosse
chiuso a favore di convenzioni con ristoranti privati).

WWW.LIBREREMO.ORG
è un portale, attraverso il quale è possibile caricare e scaricare
testi in formato pdf: manuali universitari, appunti e dispense, scritti
rari o in lingua originale e libri fuori catalogo perché poco
interessanti per il mercato.
Parte della cultura “critica” é oggi reperibile con difficoltà o è
stata del tutto cancellata all’interno del panorama editoriale. Questo
però non è dovuto al caso o a fantomatiche esigenze commerciali, è una
precisa volontà politica: le case editrici acquistano i diritti
d’autore di molte opere non conformi alla logica e alla cultura
dominanti e ne impediscono la pubblicazione e quindi la diffusione.

E’ inaccettabile, subiamo una continua e silenziosa censura.

La community di Libreremo crede nella cultura come bene della
collettività e come strumento emancipativo dell’essere umano. Aderire è
possibile e facile: facendo girare la voce, partecipando, aggiungendo
nuovi testi e comunicando le tue riflessioni e i tuoi commenti
attraverso il forum…

SCARICA LIBRI, CONDIVIDI I TESTI, DIFFONDI CULTURA!

Visita il sito www.libreremo.org per informazioni sul progetto e modalità di utilizzo del programma di condivisione.
All’interno dell’aula autogestita “R5” (Palazzo Giusso) troverete un
banchetto con materiale gratuito di informazione su questo progetto:

SEGNALA I DOCENTI CHE FANNO PRESSIONI
PER L’ACQUISTO DI LIBRI ORIGINALI.
SOSTIENI IL PROGETTO “LIBREREMO”:
PORTA I TUOI LIBRI PER CARICARLI SUL SITO E RENDERLI SCARICABILI E CONDIVISIBILI DA TUTTI!

Collettivo Orientale —— collettivorientale.noblogs.org

CSOA TerraTerra
—— www.csoaterraterra.org
Collettivo Politico-Musicale "Get up Kids!" —– www.get-up-kids.org

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VERSO IL 12 DICEMBRE, ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

CONTRO IL REVISIONISMO STORICO, RECUPERIAMO LA MEMORIA STORICA,

RILANCIAMO LA MOBILITAZIONE ANTIFASCISTA!

 

…MERCOLEDI’ 5 DICEMBRE…

AULA AUTOGESTITA "R5" – UNIVERSITA’ ORIENTALE – PALAZZO GIUSSO

ORE 15: Proiezione del video "Il filo della memoria", sulla stretegia della tensione e la strage di Piazza Fontana.

ORE 16.30: ASSEMBLEA/DIBATTITO 

 

…MERCOLEDI’ 12 DICEMBRE…

PIAZZA SAN DOMENICO MAGGIORE

ORE 10: PRESIDIO DI LOTTA E CONTROINFORMAZIONE

Il
12 dicembre 1969, alle ore 16:37, scoppia una bomba nella banca nazionale
dell’agricoltura a Milano provocando 16 morti e 88 feriti.

La
strage di P.zza Fontana è una tappa fondamentale della “strategia della
tensione” che ha insanguinato l’Italia con numerosi attentati, progettati da
classe politica e poteri economici e attuati da servizi segreti in collusione
con frange di movimenti di estrema destra.

Un
chiaro progetto politico con l’obiettivo di instaurare nel paese un clima di paura
e terrore per legittimare uno stato repressivo e poliziesco in grado di
reprimere le lotte degli operai, degli studenti e dei proletari.

Così
come allora, lo stato oggi ci propone:

Il
“pacchetto sicurezza” che rafforza le politiche razziste nei confronti degli
immigrati (vedi l’ultima campagna contro la popolazione rumena); la repressione
delle lotte sociali; la legge finanziaria che aumenta le spese militari a
scapito di quelle sociali; le guerre imperialiste in Libano, Iraq e
Afghanistan; il protocollo di luglio sul welfare che attacca le condizioni dei
lavoratori, dall’età pensionabile alle garanzie contrattuali.

Oggi come ieri, il
governo e le istituzioni hanno bisogno di alimentare odio e terrore, repressione
e paura per poter sopravvivere in un momento di crisi economica e sociale.

In
questo clima di revisionismo storico, che vuole i repubblichini di Salò uguali
ai partigiani, uno dei colpevoli di quegli anni cerca oggi di riabilitare il
suo nome. Da tempo, infatti, è in corso una campagna che sostiene l’innocenza di
Luigi Ciavardini, condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione per la
strage della stazione di Bologna nel 1980.

Ciavardini
è un militante di estrema destra di gruppi come Terza Posizione e Nar (nuclei
armati rivoluzionari) responsabili materiali e politici delle stragi di quegli
anni.

Contro questo rigurgito fascista è
importante combattere quotidianamente

 nella nostra città, recuperando la memoria
storica
. 

 SENZA MEMORIA NON C’E’ FUTURO! ORA E SEMPRE RESISTENZA!

 

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Collettivo Internazionalista di Napoli

CSOA TerraTerra (Napoli)

Interfacoltà (Coordinamento Collettivi Universitari Napoletani)

Vesuvio Zona Rossa (Comuni vesuviani)

                    SCARICA L’OPUSCOLO (file .pdf)

                SULLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA E

                    LA STRATEGIA DELLA TENSIONE 

                                        Opuscoloantifa12dic.pub.pdf

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PRESENTAZIONE DEL VIDEO “CAPITALE SOCIALE”

SABATO 1° DICEMBRE – ORE 18 –

PRESSO IL "C.S.O.A. TERRATERRA"

(Via Appio Claudio (traversa viale Adriano) – Soccavo – Napoli

PROIEZIONE DEL VIDEO "CAPITALE SOCIALE"

Documentario sullo sfruttamento dei lavoratori delle cooperative sociali realizzato da "Corrispondenze Metropolitane" (Roma) e dal "Coordinamento operatori sociali di Roma".

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Collettivo Internazionalista di Napoli

C.S.O.A. TerraTerra

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ASSEMBLEA CONTRO LA PRECARIETA’ CON IL COLLETTIVO PRECARIATESIA DI ROMA

 

                 MERCOLEDI’ 28 NOVEMBRE

               ORE 17.30 – "CINEMA ASTRA" 

          VIA MEZZOCANNONE 109 – NAPOLI 

 

Il recente “Protocollo sul
welfare” e il ruolo giocato dai sindacati confederali confermano che la
mobilitazione contro la precarietà può svilupparsi solo grazie all’autorganizzazione
dei lavoratori e al radicamento territoriale delle lotte.

Esperienze come quella del Collettivo
Precari Atesia di Roma
dimostrano che attraverso l’autonomia organizzativa
e il protagonismo dei lavoratori è possibile ottenere importanti risultati
concreti.

Atesia è il più grande call-center
del paese, la storia di questa società è rappresentativa dello sviluppo di un
settore nel quale l’utilizzo di forme contrattuali “flessibili” ha consentito
il super-sfruttamento dei lavoratori e quindi l’accumulazione di enormi
profitti.

Dopo anni di lotte,
fronteggiando i licenziamenti punitivi dell’azienda e contrastando le manovre
filopadronali
del governo e dei sindacati concertativi, il Collettivo
Precari Atesia è riuscito ad ottenere la stabilizzazione dei lavoratori.

Dall’esperienza dei lavoratori
Atesia emerge un’indicazione che va raccolta e generalizzata a tutti i
livelli: con l’autorganizzazione è possibile contrastare efficacemente la
precarietà e migliorare le condizioni di vita e di lavoro.

 

NETWORK
AUTORGANIZZATO PER UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA

Collettivo
Internazionalista di Napoli

                                                                   C.S.O.A. “Terra Terra”

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(Coordinamento
dei Collettivi Universitari Napoletani)

Vesuvio Zona Rossa

(Comuni Vesuviani)

 

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Manifesto Assemblea con PrecariAtesia

 

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CONTRO L’EUROPA DELLO SFRUTTAMENTO, DELLA PRECARIETA’ E DELLA GUERRA!

MERCOLEDI’ 21 NOVEMBRE – Ore 16,00

ASSEMBLEA/DIBATTITO

UNIVERSITA’ ORIENTALE – PALAZZO GIUSSO –

AULA AUTOGESTITA "R5"

Il prossimo 13 dicembre i
rappresentanti dei 27 Stati membri dell’Unione Europea si riuniranno a Lisbona
per firmare il nuovo “Trattato UE”, con il quale saranno riesumati e
resi operativi tutti i contenuti della vecchia “Costituzione europea”,
affossata dai referendum in Francia e Olanda.

 

L’architettura giuridica e
istituzionale disegnata dal nuovo Trattato, così come le politiche ch’esso si
prefigge di sviluppare, confermano la natura irriformabilmente padronale
dell’Unione Europea. Compito del nuovo Trattato è infatti quello di
stabilizzare un contesto normativo e politico-istituzionale che consenta alla
borghesia imperialista di procedere più speditamente nell’approfondire lo
sfruttamento del proletariato metropolitano, nell’intensificare la repressione,
nel perfezionare la persecuzione terroristica degli immigrati,
nell’implementare strumenti militari grazie ai quali sviluppare una
politica estera sempre più aggressiva e guerrafondaia.

 

Il nuovo salto di qualità
nella “costruzione politica europea” si realizza all’insegna dello
sfruttamento, del razzismo e del militarismo
.

 

Una volta ratificato il
Trattato, i diversi Stati membri utilizzeranno le nuove capacità operative
dell’Unione Europea per “aprire la strada” ai diversi provvedimenti governativi
che da anni articolano l’offensiva padronale sul piano nazionale. I
contenuti del nuovo “Trattato UE”
confermano una tesi fondamentale:
“livello nazionale” e “livello europeo” si ridefiniscono e rafforzano
vicendevolmente, realizzando un vero e proprio attacco concentrico alle
condizioni di vita e di lavoro del proletariato
. Anche i recenti
provvedimenti del governo italiano – Protocollo sul welfare, Pacchetto
sicurezza, Riforma di scuola e università, Riforma delle relazioni industriali
– dimostrano che la ristrutturazione capitalistica e la conseguente offensiva
padronale si giovano di un processo di ridefinizione politica e giuridica che
ha nella costruzione del polo imperialista europeo il suo motore e il suo punto
di forza
.

 

In Europa, gli operai, i
lavoratori, gli studenti, il movimento contro la guerra, i movimenti
antirazzisti, stanno già dando vita a forme di coordinamento e organizzazione
volte a bloccare la ratifica del nuovo “Trattato UE”. Rilanciare la
mobilitazione contro l’Europa dei padroni, del razzismo e del militarismo, oggi
significa innanzitutto lavorare per strutturare un tessuto autorganizzato che
sappia dare espressione politica alla necessità di procedere verso l’unificazione
internazionale delle lotte operaie, studentesche, degli immigrati e dei
movimenti. Nella consapevolezza che la risposta proletaria alla perdurante
offensiva padronale non può prescindere dalla costruzione di livelli
d’iniziativa che si pongano direttamente sul terreno europeo
.

 

Costruiamo
l’opposizione internazionalista al nuovo “Trattato UE”!

Per
l’unità internazionale di tutti gli sfruttati!

NETWORK
AUTORGANIZZATO PER UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA

Collettivo
Internazionalista di Napoli

                                                                C.S.O.A.
“Terra Terra”
(Napoli)

Interfacoltà

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dei Collettivi Universitari Napoletani)

Vesuvio Zona Rossa (Comuni Vesuviani)

 

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17 NOVEMBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE CONTRO LO SPAZIO EUROPEO DELLA FORMAZIONE

NON UN PASSO INDIETRO! 

 
Il 17 novembre è una
giornata di mobilitazione studentesca con una lunga storia. Il 17 novembre del
1939, infatti, una manifestazione di studenti cecoslovacchi contro la
guerra viene brutalmente repressa e gli studenti arrestati e uccisi dai
nazisti. E ancora… il 17 novembre 1973 ad Atene, giorno in cui una
manifestazione di studenti greci viene massacrata dai carri armati del regime
dei colonnelli.

Il 17 novembre è oggi una
giornata europea di mobilitazione studentesca
in cui in tutto il continente gli
studenti scendono in piazza per mostrare la loro contrarietà a tutti
quei progetti di riforma del sistema d’istruzione e del lavoro, ormai legati a
doppio filo, che se anche hanno nomi diversi in ogni paese, sempre più si
assomigliano nei contenuti.

In Italia la riforma del
sistema universitario e della formazione prosegue ormai da anni,
indipendentemente dal colore politico del governo in carica.

Le riforme che negli anni
hanno accumulato i nomi dei vari ministri dell’istruzione e dell’università,
vanno in una direzione unica: l’applicazione di direttive europee che
puntano, attraverso progetti di aziendalizzazione di scuola e università e
smantellamento del diritto allo studio, all’integrazione tra sistema formativo e
mercato del lavoro per aumentare la competitività dell’unione europea su scala
internazionale.

CONTRO LA DICHIARAZIONE DI
BOLOGNA!

Nell’università viviamo ogni giorno
inseguendo tempi e ritmi dei corsi ormai insostenibili, per cercare di racimolare
qualche punto credito in più.
Cercando di sopravvivere tra
l’aumento delle tasse e la cancellazione dei vari servizi garantiti dal diritto
allo studio (mensa, alloggi, etc.).

-CONTRO L’AZIENDALIZZAZIONE
DELL’UNIVERSITA’!-

Nelle scuole il ministro Fioroni ha
inaugurato l’anno scolastico col provvedimento classista degli esami di
riparazione
, ben pensando di “cancellare” il debitore,
anziché il debito. In più, con la scusa della campagna “smonta il bullo” (in
seguito allo scandalo video su “You Tube”), si potrà sospendere anche oltre
i quindici giorni
con allontanamento e la scuola oltre ai suoi provvedimenti
“educativi”, in caso di qualsiasi tipo di reato, potrà colpire lo
studente anche con provvedimenti penali. In questo modo è stato modificato la
Statuto delle Studentesse e degli Studenti
, tornando indietro ai regi
decreti del 1925, che non tenevano minimamente in conto il disagio giovanile
del vivere in una scuola tutt’oggi sempre più degradante e alienante.

-NO AI DECRETI FIORONI! LO
STATUTO DEGLI STUDENTI NON SI TOCCA!-

La manifestazione avrà come
obbiettivo quello di arrivare al palazzo dell’Unione degli industriali, per
riuscire a portare la nostra protesta nei famosi “palazzi del potere”. A
qualcuno può sembrare strano, ma questo palazzo rappresenta oggi uno dei
maggiori interlocutori per quanto riguarda le questioni universitarie e
quindi, anche la nostra lotta. Rappresenta appieno quegli interessi economici
che vogliono scuola e università sempre più inserite nelle logiche di
produttività e sfruttamento proprie delle imprese.

SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI INQUISITI PER IL G8 DI GENOVA:

CONTRO OGNI REPRESSIONE! 

 

CORTEO STUDENTESCO

PIAZZA DEL GESU’ – ORE 10

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Collettivi Studenteschi Autorganizzati

Interfacoltà (Coordinamento dei Collettivi Universitari Napoletani)

Collettivo Internazionalista di Napoli

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Vesuvio Zona Rossa (Comuni Vesuviani) 

 

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VERSO LO SCIOPERO GENERALE DEL 9 NOVEMBRE!

 L’attuale esecutivo di centro-sinistra, in perfetta continuità con
il governo Berluskoni, prosegue le politiche di attacco al salario e
alle condizioni di vita dei lavoratori e dei proletari in generale:
mantenimento e perfezionamento della legge Biagi, aumento dell’età
pensionabile, intensificazione dello sfruttamento e della
precarizzazione dei lavoratori, incremento delle spese militari e delle
missioni di guerra.

Il ruolo della cosiddetta "sinistra radicale" è parte integrante di
questa più ampia strategia antiproletaria della borghesia imperialista.
Il disastroso protocollo su previdenza, lavoro e competitività, firmato
da governo e sindacati collaborazionisti, riconferma la necessità di
costruire percorsi di autorganizzazione e di lotta contro padroni e
governo.

— MARTEDI’ 6 NOVEMBRE —

PRANZO SOCIALE (cibo, vino e musica) di autofinanziamento e controinformazione

CORTILE PALAZZO GIUSSO – UNIVERSITA’ ORIENTALE – DALLE ORE 12.30

coll_orientale@insiberia.net
collettivorientale.noblogs.org

— MERCOLEDI’ 7 NOVEMBRE —

COSTRUIAMO L’OPPOSIZIONE DI CLASSE AL GOVERNO PRODI

AULA AUTOGESTITA "R5", PALAZZO GIUSSO – UNIVERSITA’ ORIENTALE

PROIEZIONE DEL FILM: "IL POSTO DELL’ANIMA" [2003] – ORE 15
A SEGUIRE: ASSEMBLEA/DIBATTITO SUL PROTOCOLLO SUL WELFARE – ORE 16.30

— VENERDI’ 9 NOVEMBRE —

SCIOPERO GENERALE CONTRO IL GOVERNO E IL PROTOCOLLO SUL WELFARE
PIAZZA MANCINI – ORE 9.30

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Collettivo Internazionalista di Napoli

Interfacoltà (Coordinamento Collettivi Universitari Napoletani)

CSOA TerraTerra (Napoli)

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iniziativa di contro informazione…dibattito e cineforum

17 OTTOBRE ORE 15.00

Cineforum-Dibattito

(QUALCHE VERITA’ SUL RAPPORTO UNIVERSITA’-IMPRESA

IL CASO UNIOR-SYNERGIA EN EUROPE)

P.zzo Giusso

UNIVERSITA’ ORIENTALE

proiezione di "Lotta
Sporca"

(documentario sulla lotta portata
avanti nel 2001dai lavoratori delle Pulizie di Trenitalia)

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Interrotta la tavola-rotonda sul rapporto università-imprese. STOP CONVENZIONE UNIOR-SYNERGIA.

Oggi abbiamo interrotto la tavola rotonda

"“LAUREE DEBOLI, MESTIERI FORTI:

LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI

DEI LAUREATI IN STUDI UMANISTICI”"

 Le ragioni che ci hanno portato ad interrompere l'incontro fra le Autorità Accademiche del nostro Ateneo e le imprese (MTV e Guru!!) sono semplici:

 

– E' stata stipulata una vergognosa convenzione tra l'Orientale e un'azienda dall'ambiguo profilo societario (Synergia en Europe), e non con l'IBM, come millantato per mesi sui giornali – e sui verbali del CDA e del Senato Accademico d'Ateneo – dall'Orientale.

 

– Secondo la Convenzione, il CAOT dell' Ateneo (Centro orientamento e tutorato) avrebbe dovuto selezionare  gli studenti  con competenze in lingue straniere -si parlava in prospettiva di 250-350 studenti- per lavorare nel "Competence Center Multilingue" dell'IBM (garantire assistenza tecnica via call-center per i clienti IBM)

 

– Gli studenti hanno firmato con la Synergia en Europe s.p.a. un famigerato co.co.pro e, come migliaia di lavoratori , sono stati costretti a lavorare con vincoli gerarchici, di orario e di presenza.

Insomma hanno lavorato 8 ore al giorno, 5 giorni a settimana…la solita TRUFFA del lavoro "a progetto".

 

– IL SALARIO PERCEPITO è STATO DI 241,00 EURO AL MESE!! (otto ore al giorno, 5 giorni a settimana!!)

 

– Lo stabile che "ospita" l'help desk della Synergia en Europe è il POLIFUNZIONALE DI SOCCAVO, una struttura costata decine di milioni di euro e che, invece di ospitare biblioteche, Asl, servizi sociali per gli abitanti del quartiere, E' STATA REGALATA AD UN PRIVATO, CEDUTA IN COMODATO D'USO GRATUITO DAL COMUNE DI NAPOLI!

 

Evidente è stato l'"imbarazzo" dei rappresentanti dell'Ateneo ( presenti il preside Di Maio, la vice-rettrice prof.Viganoni e il responsabile del centro orientamento e tutorato il prof.Migliorini che ha gestito la selezione del personale per la Synergia).

 

Messe di fronte alla gravità dei fatti, le Autorità Accademiche -nella persona del prof.Migliorni- si sono impegnate a rescindere la Convenzione nel caso gli studenti, a seguito della scadenza del primo contratto co.co.pro. (scadenza al 30 settmbre), non dovessero essere assunti con contratto a tempo indeterminato.

 

Vigileremo sull'andamento della vicenda…

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