Abbiamo deciso di dedicare una pagina del blog alla MediatecaAutogestita
che da un annetto è attiva nell'aula autogestita (R5 Palazzo Giusso)
- Cos'è la mediateca? In sintesi…
La mediateca si compone di una serie di DVD – divisi per categorie tematiche – all'interno dei quali ci sono 4-5 films in formato Divx e materiale vario di contro-informazione
(volantini, opuscoli, ebook, musica..tutto aderente alla tematica del dvd)
[ovviamente il prezzo è politico ed è usato per auto-finanziare l'attività di collettivo!]
- Quali sono le categorie disponibili?
– RESISTENZA: guarda il contenuto!
– "SEBBEN CHE SIAMO DONNE": guarda il contenuto!
– AMERICA LATINA: guarda il contenuto!
- Perchè la mediateca? Ecco un piccolo contributo scritto!
…Mediateca autogestita…
Negli anni scorsi come Collettivo dell’Orientale, con l’aiuto di alcuni ragazzi che frequentano l’aula autogestita, abbiamo organizzato diversi cicli di cineforum: le proiezioni del mercoledì sono state dedicate a temi come le lotte dei popoli oppressi, la resistenza antifascista, la condizione femminile etc. etc.
Organizzare il cineforum in aula autogestita nell’Università, proporre un certo cinema, far precedere le proiezioni da una presentazione ed accompagnarle con materiale di contro-informazione, non sono state condizioni frutto del caso, ma, piuttosto, scelte ragionate.
In un’università trasformata dalle riforme Zecchino-Moratti, un appuntamento “semplice” come quello del cineforum rappresenta quasi una cattedrale nel deserto.
Ormai la vita universitaria si è ridotta ad uno schizofrenico su e giù tra corsi – dislocati in palazzi diversi ad orari improbabili – a folli corse nella preparazione di esami – sempre più nozionistici – ed ad un continuo dimenarsi tra le mille follie della burocrazia del nostro Ateneo.
Non sarebbe corretto, però, pensare che questa è una condizione che vivono solo gli studenti iscritti al nostro Ateneo: forte è la volontà di far divenire le università pubbliche – italiane ed europee – veri e propri erogatori di servizi – da pagare a caro prezzo – da cui non pretendere nient’altro.
L’università riformata ci impone tempi e ritmi insostenibili: se tra mille difficoltà ci si riesce ad iscrivere, spesso molti sono costretti ad abbandonare gli studi, soprattutto gli studenti lavoratori.
( Le statistiche più recenti ci dicono che gli studenti lavoratori rappresentano il 56% del totale)
E se riusciamo a sostenere i ritmi? Il più delle volte, ci vengono propinate sempre le stesse teorie, quelle dominanti, teorie spacciate per neutrali e che invece, assorbite, assicurano che in questa società nulla cambi davvero, mai.
Durante i corsi veniamo imbottiti di nozioni da ripetere a memoria all’appello successivo: quante volte ci siamo sentiti dire che l’Unione Europea è l’alternativa possibile, quasi morale allo strapotere degli USA? Quante volte che le azioni multinazionali degli organismi internazionali (N.A.T.O., UE, ONU) sono sempre e comunque auspicabili? Etc.. etc..
Alle logiche aziendalistiche, ad un’università fatta di individualismo, arrivismo, e coscienza critica sopita, si può e si deve rispondere in diverse maniere: difendendo quel parziale diritto allo studio che con tante dure lotte è stato conquistato in passato (mense, borse di studio, residenze universitarie etc), facendo parte di un collettivo, cercando nella controinformazione e nelle lotte non solo le ragioni dello stato di cose presente e delle trasformazioni in atto , ma anche i mezzi più efficaci per resistervi.
Ritagliarsi nell’Università dai ritmi serrati, un pomeriggio per vedere un film, un film che veicola contenuti critici, antisistemici, vederlo assieme ad altre persone, tentare di inquadrarlo in un più ampio contesto, discuterlo insieme in maniera orizzontale può essere un punto di partenza per resistere alla logica dell’università azienda.
Dobbiamo riappropriarci di spazi e tempi!
Agli appuntamenti di cineforum, che per queste ragioni, terremo come appuntamento quasi-fisso anche quest’anno, abbiamo, comunque, voluto dare un più ampio respiro.
Per tutti coloro che non possono partecipare alle proiezioni, che non vogliono dover pagare decine e decine di euro per un film, che vogliono vedere film che non rientrano nei classici canali del mainstream, abbiamo deciso di dare il via ad un nuovo progetto.
Nell’ Aula autogestita R5, luogo sottratto ai tempi contratti dell’università-azienda, abbiamo deciso di rendere disponibile ad un prezzo politico una selezione di film su supporto DVD.
Abbiamo deciso di costruire una videoteca autogestita!
Saranno disponibili i film che abbiamo proiettato e che proietteremo al cineforum e film, che pure non proiettati, rientrano nel nostro percorso, materiale autoprodotto nel corso del tempo dalle realtà autorganizzate italiane ed estere), accompagnati da una sezione di “contenuti speciali” (musica-ebook-brevi video)
Il progetto di videoteca per crescere ed arricchirsi avrà comunque bisogno del contributo di tutti/e: chiunque vorrà potrà portare materiale da condividere, socializzare e darci il suo contributo con idee e proposte. Il tutto ovviamente all’insegna del no-copyright!
Riappropriamoci dell’Università, Difendiamo gli spazi liberati!