"Io non ritengo che uno Stato che mantiene un’occupazione, commettendo
giornalmente crimini contro civili, meriti di essere invitato ad una
qualsivoglia settimana culturale. Ciò è anti-culturale; è un atto barbaro
mascherato da cultura in maniera cinica.
Manifesta un sostegno ad Israele, ed io non vi voglio partecipare"
Aharon Shabtai, poeta israeliano
Centinaia di villaggi distrutti, stragi, devastazioni, 850.000 palestinesi
costretti ad abbandonare le loro case. sono questi gli atti che portarono – nel
maggio del 1948 – alla fondazione dello Stato d’Israele sulla terra di
Palestina.
Quella che allora i palestinesi chiamarono la "Nakba" (la Catastrofe), continua
tutt’oggi, dopo sessant’anni: continua l’occupazione della Palestina; continua
la costruzione di nuove colonie israeliane; continua la pulizia etnica contro la
popolazione araba; continua la segregazione dei palestinesi in microterritori
trasformati in prigioni a cielo aperto e circondati da barriere di cemento e
filo spinato; continuano le devastazioni di migliaia di ettari di terra
palestinese; continua l’accaparramento e il controllo dell’acqua da parte dei
coloni israeliani; continuano le aggressioni, i bombardamenti, gli "omicidi
mirati", i sequestri di persona, impunemente compiuti dall’esercito israeliano;
continua la distruzione delle strutture sanitarie e sociali palestinesi;
continuano le restrizioni umilianti e disumane alla libertà di movimento che
impediscono ai palestinesi di raggiungere scuole e ospedali; continua la vita
d’inferno di milioni di palestinesi nei campi profughi.
E’ POSSIBILE TROVARE QUALCOSA DA
FESTEGGIARE IN TUTTO QUESTO???
E invece… le autorità dello Stato italiano hanno deciso di festeggiare i
sessant’anni dello Stato razzista d’Israele, dedicandogli – tra l’altro –
l’annuale Fiera del Libro di Torino (l’"ospite d’onore" sarà lo Stato
israeliano, non gli scrittori!). Una scelta politica che ha trasformato l’evento
della Fiera del Libro nello snodo di una più ampia manovra propagandistica
volta a legittimare l’occupazione israeliana della Palestina. Una scelta
vergognosa, assunta mentre s’intensificano le aggressioni israeliane e mentre il
criminale embargo contro la popolazione della Striscia di Gaza provoca un
quotidiano stillicidio di morti. Una scelta non casuale, con la quale s’intende
suggellare un rapporto di cooperazione strategica funzionale al rilancio della
proiezione militare dell’Italia in Medio Oriente. Una scelta razzista, che prova
a far apparire come "normale" e "accettabile" il controllo israeliano sulla
popolazione araba, e che così facendo prova a far apparire come "normale" e
"accettabile" anche la sequela di aggressioni e occupazioni militari che vedono
l’Italia schierata in prima fila (Iraq, Afghanistan, Libano, ecc.).
A chi vuole festeggiare sessant’anni di oppressione,
a chi vuole celebrare la
guerra, il razzismo e il colonialismo,
bisogna rispondere con la mobilitazione
di massa e il boicottaggio!
SABATO 10 MAGGIO
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A TORINO
CONTRO L’OCCUPAZIONE ISRAELIANA DELLA FIERA DEL LIBRO
E PER LA FINE DELL’OCCUPAZIONE ISRAELIANA IN PALESTINA
Comitato napoletano "2008 anno della Palestina" – 2008annopalestina@gmail.com
Il Comitato si riunisce mercoledì alle 18,00 presso il Laboratorio Occupato
SKA (Calata Trinità Maggiore)
Punti di diffusione del materiale della Campagna:
Aula Autogestita "R5" – Università Orientale (Palazzo Giusso – dal lunedì al giovedì –
10,00-18,00)
Laboratorio Occupato SKA (il giovedì – 18,00-21,00)
Scarica una raccolta di materiale di controinformazione sulla campagna di boicottaggio della
fiera del libro di Torino, a cura del Comitato Napoletano "2008 Anno
della Palestina". Il materiale verrà aggiornato periodicamente.
Raccolta_Su_Boicottaggio.rar (aggiornato al 25/04/2008)